Eccoci qua, arrivati alla fine di un altro anno, il settimo di vita per Rifò.
Da quando quel crowdfunding del 2017 decretò che sì, un brand di abbigliamento made in Italy basato su fibre rigenerate, aveva senso di esistere per tante persone, non ci siamo mai fermati. Sempre con lo scopo di ascoltare quelle persone, e dare una risposta a quella nicchia che ci ha supportato, una community che nel tempo è cresciuta e diventata sempre più ampia e variegata.
In genere ci prendiamo questo spazio di fine anno per condividere un recap dei 12 mesi appena trascorsi, raccontandovi quelli che sono stati i momenti più importanti per noi. Quest'anno però vogliamo parlare di futuro, più che di passato, e spoilerarvi un po' le novità e la visione per il 2025.
Il primo vero negozio Rifò
Sì, siamo pazzi: aprire un negozio fisico vero quando tutto è sempre più virtuale. Le esperienze 2024 dei temporary stores a Milano e Roma però ce lo hanno confermato: provare un capo è un'altra cosa rispetto all'acquisto online e le persone ne sentono sempre più il bisogno.
Per questo stiamo pensando a un negozio permanente 🎉
Probabilmente sarà a Milano 📍
Probabilmente al suo interno allestiremo un angolo dedicato alla riparazione dei capi Rifò e anche di altri brand 🪡
Continueremo comunque con l'attività dei temporary stores, anche in altre città e cercheremo di offrire sempre più opportunità per toccare con mano la moda circolare.
Dal box della raccolta fino alla nuova vita: cosa succede ai vecchi capi che raccogliamo?
Non ci basta dirvi che i capi che ci donate grazie ai servizi di take back, se in buono stato saranno riutilizzati nei negozi AND Circular, oppure riciclati a Prato dalle aziende che visitiamo spesso.
Il nostro sogno è quello di arrivare a dirvi esattamente cosa sta diventando quel capo attraverso il quale avete deciso di contribuire all'economia circolare tessile.
Ci stiamo lavorando insieme alla startup svedese Papertale, con cui vorremmo sviluppare un progetto di tracciabilità blockchain. Nell’ottica di allinearci sempre di più alla normativa Europea EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) stiamo lavorando per lanciare nel secondo semestre 2025 un sistema di tracciamento per i capi usati che raccogliamo. Tramite questo software chi donerà un vecchio maglione sarà aggiornato sulla sua esatta destinazione, dal box fino alla nuova vita: se sarà destinato al second hand oppure se diventerà un nuovo filato e poi un nuovo maglione.
Potenziare le 4 R dell'economia circolare
RIDUZIONE, RIUTILIZZO, RICICLO e RECUPERO.
Come le interpretiamo nella nostra attività?
Riduciamo gli sprechi e evitiamo la sovrapproduzione attraverso la prevendita e valorizzando tutto il materiale che rimane in magazzino con le nostre capsule zero waste.
Favoriamo il riutilizzo dei capi, anche se danneggiati, prolungando la loro vita attraverso il nostro servizio di riparazione Love Lasts, gratuito per i primi 3 anni di vita di un capo.
Vi rendiamo partecipi dell'economia circolare, creando un canale di riciclo tessile a cui chiunque può partecipare attraverso il take back.
Cosa ci manca? Il recupero, inteso come la creazione di un canale second hand dei capi Rifò, per questo stiamo lavorando per lanciare un Recommerce.
D'altra parte dando un'occhiata su Vinted abbiamo visto sempre più indumenti Rifò in vendita. Quindi abbiamo pensato che sarebbe bello creare una community che si scambia o rivende i nostri prodotti direttamente sul nostro sito. Vi piacerebbe?
La trasparenza non è mai troppa
E noi ci crediamo tanto.
Puntiamo ad inserire il QR code di Bcome, che racconta l'impatto di un singolo prodotto sul 70% delle nostre collezioni del 2025.
I numeri non sempre sono facili da leggere, ma il nostro desiderio è quello di aiutare ognuno a sviluppare consapevolezza e spirito critico, strumenti che possono diventare molto utili per non cadere nelle trappole di Green Washing.
A questo proposito puoi leggere la nostra intervista sul tema delle certificazioni per Artribune qui.
Oltre ad aver intrapreso un lavoro di auditing con i nostri artigiani, stiamo lavorando per rendere trasparente anche la nostra filiera, compresi i subfornitori che lavorano per i nostri fornitori principali.
Qual è lo scopo di tutto questo? Per noi è quello di rendere evidente il valore e la complessità che si nasconde dietro ad un indumento.
In questa ottica stiamo lavorando per rendere sempre più evidente sul nostro sito come si compone il prezzo di ogni nostro capo, quanto è costato a noi in termini di materiale e manodopera e quanto è stato il ricarico applicato.
Rigenerare il tessuto professionale nel settore tessile
Con il progetto Nei Nostri Panni, dal 2022 uniamo l'integrazione sociale di migranti con la necessità di un ricambio generazionale nel settore tessile.
Lo facciamo nel distretto di Prato, offrendo opportunità di tirocini retribuiti e collaborando con tante altre aziende che finanziano e accolgono le nuove risorse per una formazione mirata e utile.
Dal 2022 ad oggi il progetto è cresciuto e sono aumentati i settori di impiego: rigenerazione, filatura, tessitura e anche maglieria. Con l'edizione appena partita inoltre abbiamo visto la partecipazione di quasi il 50% di donne al progetto.
Quello della mancanza di personale qualificato è un problema reale, che il manifatturiero attraversa in diversi settori.
Cercare una soluzione per noi vuol dire sostenere il Made in Italy e creare soluzioni concrete, quindi continueremo ad essere in prima linea su questo progetto cercando di farlo crescere sempre di più.
Coinvolgere sempre più le persone, essere un brand umano
Concludiamo con una conferma, più che novità, che per noi ha però grande significato. Creare un legame con la community ci ha da sempre contraddistinti e aiutati, anche nei momenti negativi. Le tendenze ci confermano che si tratta di una strada da continuare a seguire. Per questo vi porteremo sempre più dentro ai nostri processi, alle nostre scelte.
Lo faremo attraverso nuove attività di Co-Rifò, i momenti che ci prendiamo per conoscere le community locali.
Lo faremo attraverso nuove attività di Co-Design in cui vi chiederemo di esprimere preferenze sui prodotti che stiamo progettando.
Lo continueremo a fare portandovi dentro ai nostri processi, alla nostra maturazione come brand e come team e mostrandovi tutto il lavoro che si nasconde dietro ad un capo di abbigliamento.
Perché il cambiamento non è Rifò da sola: il cambiamento siamo noi insieme a voi, insieme alle persone che hanno una visione diversa del futuro e dell'industria dell'abbigliamento.
Tanti auguri, che il 2025 sia Rifoluzionario!
Il team Rifò
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