Con il lancio dei nostri primi capi in 100% lino riciclato vogliamo approfondire le caratteristiche di questo materiale, la sua produzione e quali sono i vantaggi di sceglierlo.

 

 

 

Le proprietà del lino e perché scegliere quello riciclato

• Il lino: una coltivazione sostenibile
• Proprietà e caratteristiche del lino
• Come riciclate e lavorare il lino
• Lino vergine e lino riciclato a confronto
• Come prendersi cura degli abiti in lino
• La capsule in lino riciclato

Il lino: una coltivazione sostenibile

Il lino è un materiale che ha un impatto ridotto sull'ambiente. Innanzitutto perché la pianta del lino è CO2 positive, ovvero è tra quelle piante che trattiene più CO2, circa 3,7 tonnellate per ettaro in un anno. Per fare un confronto un ettaro di bosco misto ne trattiene circa 7,74 all'anno.

 

Inoltre il lino ha una coltura robusta e resistente, che minimizza la necessità di sostanze chimiche protettive e di fertilizzanti e richiede molta meno acqua rispetto al cotone. 

 

 

Si dice infatti che le piantagioni di lino possano vivere solo di acqua piovana. Questo dipende ovviamente dalle regioni in cui vengono coltivate. Ad oggi le coltivazioni di lino sono molto diffuse nel nord Europa: nel nord della Francia e in Belgio, dove le abbondanti piogge facilitano la sua crescita. Benché oggi siano diventate davvero rare, anche in Italia nel '900 la coltivazione di Lino era molto praticata, proprio per la facilità di coltivazione e per la resistenza di questa nobile fibra.

 

Proprietà e caratteristiche del lino

Le caratteristiche del lino lo rendono un materiale di pregio, particolarmente confortevole soprattutto in estate. Ecco le principali proprietà del lino:

- Traspirante

- Leggero

- Morbido sulla pelle

- Igroscopico, cioè assorbe molta acqua dalla pelle e la rilascia all'esterno permettendo al sudore di non ristagnare.

 

Come riciclare e lavorare il lino

Il processo di riciclo del lino prevede la trasformazione degli scarti industriali tessili della produzione di filato vergine in un nuovo filato rigenerato. Questi cascami di produzione sarebbero stati altrimenti smaltiti e distrutti, mentre possono in questo modo andare ad ottimizzare ancora di più i vantaggi del lino.

 

Dato che la provenienza di questo materiale riciclato non sono vecchi capi in lino usati, si dice appunto che il lino rigenerato è preconsumer. Se la coltivazione del lino mondiale avviene per il 70%-80% in Europa, la sua trasformazione in filato ha invece luogo principalmente in Cina. Insieme alla produzione si trova in questo paese anche lo scarto della stessa. Per questa ragione abbiamo scelto un filato con questa origine, che ci ha permesso di ampliare la nostra offerta di capi circolari, creati trasformando rifiuti in nuove risorse.

 

Il lino riciclato ha inoltre una caratteristica molto interessante. Le lunghe fibre del filato vergine vengono ridotte in lunghezza durante questo processo e rendono il nuovo filato molto più morbido al tatto, perfetto per la creazione di capi in maglieria dall'aspetto sciolto, che cadono molto bene indosso e conferiscono uno stile raffinato nella loro semplicità. 

 

Inoltre se utilizzato nel settore della maglieria il lino non teme le famose grinze, che si formano così facilmente invece sul tessuto di lino per pantaloni o camicie, per esempio.

 

Lino vergine e lino riciclato a confronto

Se il lino rappresenta già una coltivazione che necessita di pochissima acqua e di pochi fertilizzanti, gli impatti ridotti di questo materiale quando riciclato sono davvero sorprendenti.

 

Guardando i dati prodotti dallo studio del partner BCome, le nostre T-Shirt in lino rigenerato risparmiano il 100% di sostanze chimiche rispetto a un capo vergine. Nessuna sostanza inquinante finisce nelle acque reflue, e quindi in mare. In poche parole il processo di riciclo del lino genera un impatto in termini di eutrofizzazione - l'inquinamento dovuto dalla proliferazione di alghe in un ecosistema a causa dell'eccessivo rilascio di fosfati e nitrati -  che è inferiore all'impatto che si avrebbe con lo smaltimento di un capo di lino vergine.

Per quanto riguarda acqua e emissioni di CO2, ognuna di queste t-shirt ha richiesto solo 13 bottiglie di acqua e l’equivalente in CO2 di 7 km percorsi da una macchina.

 

Come prendersi cura degli abiti in lino

È importante tenere presente che il lino è soggetto a un minimo di restringimento e per tanto è opportuno lavare a basse temperature, se in lavatrice a 30 °.

 

Se si tratta di maglieria sempre meglio asciugare su un piano orizzontale per evitare allungamenti.

 

Mentre per quanto riguarda la stiratura occorre prestare attenzione sempre ai capi in maglia. In particolare in prossimità delle cuciture meglio svaporare e non applicare il ferro da stiro, queste superfici sono infatti inclini ad assumere un effetto lucido poco gradevole.

La capsule in lino riciclato

Abbiamo scelto un filato il 100% lino riciclato, certificato GRS (Global Recycled Standard) per le nostre fresche t-shirt in maglia. La composizione pura di questi capi li rende riciclabili di nuovo, biodegradabili e altamente confortevoli per la stagione estiva.

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