Al giorno d'oggi, sempre più persone decidono di vivere uno
stile di vita più sano e più sostenibile. Per questo si fa più attenzione al riciclo e alla qualità dell'aria e del cibo. Ma c'è un altro aspetto che non deve essere sottovalutato in quest'ottica: quello dell'abbigliamento.
I coloranti chimici, i solventi e i metalli pesanti sono infatti il marchio di fabbrica della maggior parte degli abiti che possiamo trovare quotidianamente nei negozi. Questo significa che potenzialmente intossichiamo il nostro corpo ogni volta che indossiamo un capo di abbigliamento, con effetti drammatici sia per la nostra salute sia per l'ambiente in cui viviamo. La soluzione a questo problema esiste ed è apparentemente più semplice di quello che si pensi: è infatti sufficiente utilizzare
colori naturali, proprio come facciamo noi di Rifò.
I danni dei coloranti e dei prodotti chimici utilizzati nel mondo della moda
Che l'industria della moda utilizzi
coloranti chimici e sostanze dannose per la salute non è una novità. Se ne parla già da molti anni,
GreenPeace ha rilasciato diversi studi sulla questione e il problema è arrivato fino alla
Commissione Europea. Ma quali sono questi prodotti chimici pericolosi? E perché vengono utilizzati? Dai metalli ai solventi: la lista delle sostanze nocive nei tessuti è davvero lunga. Qualche esempio?
- Ftalati
- Formaldeide
- Coloranti chimici
- Nonilfenoli etossilati (NPEs)
- Composti perfluorati
- Nichel
- Clorofenoli Pcp e Tpc
- Antiparassatari
Tanti nomi difficili che indicano una serie di sostanze chimiche assolutamente dannose per la salute e per l'ambiente. I motivi del loro utilizzo sono molteplici, dalla colorazione del tessuto fino al tentativo di renderlo più morbido, impermeabile o resistente alle macchie. Quello che le ricerche rivelano, però, è che queste sostanze vengono rilasciate dal tessuto e assorbite dalla pelle, portando
allergie e dermatiti, sovraccaricando il fegato e causando seri problemi di salute. Questi effetti si moltiplicano inoltre nei
bambini, che hanno una pelle più sensibile rispetto a quella degli adulti. A questo quadro già di per sé poco roseo, si aggiungono anche tutti i danni ambientali che ne conseguono. Ogni anno il
settore tessile utilizza 9 trilioni di litri d’acqua impiegando complessivamente oltre 8.000 sostanze chimiche diverse. Queste
sostanze molto spesso non vengono filtrate
adeguatamente durante le fasi di lavorazione del tessuto, finendo inevitabilmente nelle falde acquifere e nei corsi d’acqua. È quindi fondamentale riuscire a
sostituire i prodotti chimici con sostanze naturali che non provocano problemi di salute nelle persone e che hanno un forte impatto positivo sul nostro ambiente.
I vantaggi dei colori naturali
Nel corso degli ultimi anni si è cercato di trovare una risposta ai problemi sempre maggiori causati dall'utilizzo di sostanze chimiche. La soluzione è arrivata dai
coloranti naturali e dalla
rigenerazione di tessuti già precedentemente colorati, un processo che utilizziamo noi di Rifò per creare i nostri capi di abbigliamento rigenerati, sia di
cotone che di
cashmere. Come è risaputo, la città di Prato vanta una tradizione secolare per quanto riguarda il riciclo degli stracci grazie appunto ai
cernitori, artigiani specializzati in questo lavoro che vengono chiamati in dialetto toscano
cenciaioli. Ed è proprio da questa città che nasce il
filato a impatto zero, ossia un tessuto rigenerato che non ha subito alcun tipo di processo chimico o di colorazione. Il processo che porta a ottenere tessuti rigenerati è tanto semplice quanto efficace. Il processo produttivo inizia con la raccolta degli stracci e degli abiti usati. In seguito,
i tessuti di cotone o di cashmere vengono divisi per colore e subiscono un
particolare processo di lavorazione che porta gli stracci a tornare a essere fibre già colorate ma con le stesse qualità delle fibre originali. Questo porta numerosi benefici sia alla nostra salute sia sull'impatto ambientale del processo produttivo:
- Risparmiamo tantissimi litri di acqua (quasi 75.000 litri di acqua risparmiata ogni secondo!)
- Ricicliamo gli scarti tessili, che in questo modo non diventano rifiuti
- Riduciamo notevolmente l’utilizzo di prodotti chimici utilizzati durante la produzione
- Limitiamo il consumo di carburante, dal momento che la produzione è a km 0.
Indossare abbigliamento rigenerato e colorato solo naturalmente ti garantirà quindi di tenere sulla tua pelle un tessuto morbido e leggero, creato con zero impatto ambientale e che non ti causerà mai problemi di salute, dermatiti o allergie.
I principali colori Rifò
Grazie al particolare processo produttivo di rigenerazione dei tessuti, noi di Rifò possiamo garantire capi di abbigliamento di numerosi colori che poi mescoliamo insieme per creare numerose altre varietà cromatiche. Ecco i principali colori dei nostri capi di abbigliamento:
- grigio chiaro e scuro
- blu
- marrone
- bordeaux
- nero
- verde
- beige
E presto introdurremo anche:
Conclusioni
Oggi abbiamo scoperto insieme un problema molto importante che riguarda la creazione di tessuti destinati all'abbigliamento: quello dell'utilizzo di coloranti chimici e di sostanze pericolose. Alla luce di tutti questi fatti e dei dati che abbiamo analizzato, va da se che indossare un abbigliamento sostenibile, creato
senza l'aggiunta di prodotti chimici dannosi per la salute e per l'ambiente è senza dubbio la soluzione che tutti, al giorno d'oggi, devono adottare. Per noi di Rifò è estremamente importante creare dei prodotti di alta qualità mantenendo sempre un occhio vigile sul problema dell'impatto ambientale e della salute di tutti noi. Anche per te i temi della nostra salute e del rispetto dell'ambiente sono importanti? Scegli allora di vestirti con l'
abbigliamento rigenerato Rifò!
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