Che cosa è l’economia circolare?
Per capire l’idea sulla quale si basa questo nuovo tipo di economia devi cambiare modo di pensare alla vita di un prodotto o capo di abbigliamento in questo caso. L’economia circolare ha l’enorme vantaggio di rigenerarsi da sola. I materiali che vengono utilizzati per permettere questo si distinguono in due diversi tipi:- Biologici: materiali che possono essere inseriti di nuovo nella biosfera.
- Tecnici: quei materiali il cui futuro prevede il riutilizzo e la valorizzazione, senza che però entrino di nuovo nella biosfera.
L’economia circolare nel mondo della moda
Analizziamo nel dettaglio come questa economia lavora. È utile innanzitutto dividere il processo in quattro diverse fasi:- Il primo risulta subito fondamentale perché viene presa una decisione che influisce in maniera decisiva su tutto il processo. Vengono infatti scelti materiali non inquinanti e soprattutto non derivanti dalla plastica. Così si evita immediatamente per esempio un possibile rischio di riversamento delle fibre di plastica sulle nostre strade o nei nostri mari.
- Una delle caratteristiche della moda odierna che sta distruggendo il pianeta è il costo basso, che si traduce in scarsa qualità. Questo porta successivamente a un uso ridotto dei capi. In un’economia circolare invece questo è proprio quello che si vuole evitare. La creazione dei capi è un momento fondamentale e si basa sulla qualità. Un indumento di qualità dura più a lungo e non incentiva la persona a buttarlo dopo pochi utilizzi.
- Il terzo punto è direttamente collegato al secondo. Riguarda infatti il tema del riuso e del riciclo. Queste azioni vengono supportate per far cercare di cambiare il trend odierno, che è molto basso. L’idea che ci accompagna è che un qualsiasi oggetto riciclato valga poco. Oppure quando qualcosa non ci piace tendiamo a buttarlo, senza pensare che potremmo utilizzarlo in un altro contesto. Se per esempio una maglietta non ci fa impazzire, invece che usarla per uscire potremmo tranquillamente tenerla per indossarla in casa o quando magari lavoriamo. Non c’è bisogno di buttarla. Se vogliamo salvare il nostro pianeta dobbiamo assolutamente imparare a mettere in pratica questa importantissima azione.
- Infine l’ultimo punto. Se un prodotto costa poco ed è di scarsa qualità, significa che il suo costo di produzione è piuttosto basso e molto probabilmente anche durante il processo di creazione viene danneggiato l’ambiente. Nel modello circolare viene dato il massimo supporto all’utilizzo delle risorse e delle energie rinnovabili. Produrre oggetti che non inquinano, utilizzando strumenti che non inquinano: l’accoppiata perfetta.
Come noi di Rifò applichiamo l’economia circolare
È il continuo peggioramento dell’emergenza globale che ha convinto noi di Rifò a impegnarci in questo progetto. Ciò che vogliamo è promuovere un cambiamento che vada in direzione di un nuovo modello economico, che sia etico e soprattutto ecosostenibile. L’obiettivo è quello di aiutare la generazione di oggi, ma soprattutto quella futura. Vogliamo lasciare il pianeta nelle migliori condizioni possibili. Nel nostro lavoro poniamo l’attenzione sulla tecnologia, l’impegno sociale ed il rispetto per l’ambiente. Questo però non significa che il design e il fattore estetico dei nostri capi ne risentano, anzi. Curiamo al massimo ogni dettaglio per fare dei nostri indumenti un ottimo mix tra qualità e comfort. I nostri capi sono formati principalmente da due materiali: il cashmere e il cotone. La nostra intenzione era quella di avere dell’abbigliamento in cashmere e cotone che fosse sostenibile, responsabile e sociale. Volevamo inoltre che fosse durevole e che facesse sentire bene e a proprio agio chi lo indossa. Perché un’altra cosa che si sta perdendo è l’emozione di indossare un capo di abbigliamento. La nostra modalità di azione consiste nel raccogliere i vecchi indumenti di cashmere o cotone, sfilarli, successivamente creare un nuovo filo e con questo dare vita a nuovi prodotti. Utilizzando questo processo non solo permettiamo di riciclare i vecchi indumenti, ma riduciamo in maniera notevole i consumi di acqua, di pesticidi e di prodotti chimici che di norma vengono utilizzati durante la produzione. La nostra convinzione è che non abbiamo più bisogno di produrre nuove fibre tessili: possiamo tranquillamente adoperare quelle già utilizzate e consumate. Solo così possiamo migliorare il nostro presente e prenderci cura del nostro futuro. Un altro fattore molto importante del processo di lavoro è quello di mantenere tutte le fasi della produzione all’interno del nostro distretto. Un raggio che copre circa 30 km e non di più. Questo ci permette di non consumare tanto carburante e di dare possibilità di lavoro al territorio. Inoltre questa scelta ci permette di essere sicuri sulla qualità e l’eticità del processo produttivo, proprio come spieghiamo in modo approfondito a questo link.I vantaggi dell’economia circolare
Ora voglio parlarti di tutti i benefici che questo tipo di economia può portare all’ambiente e alle aziende. Ti lascio una lista completa dei vantaggi dell’economia circolare:- Costi minori per le aziende
- Più spazio per le innovazioni
- Riduzione delle emissioni di gas serra
- Riduzione dello spreco d’acqua e delle risorse primarie
- Aumento della produttività del territorio
- Riduzione delle fuoriuscite dei materiali inquinanti
- Miglioramento delle condizioni lavorative
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