Leggendo la parola tracciabilità avrai subito pensato al settore agroalimentare, dove marchi o indicazioni di origine sono obbligatorie. Questo tema però è molto importante anche per il mondo dell’abbigliamento. Ma come si fa a tracciare un capo? E perché bisogna farlo? Oggi siamo qui per chiarirti le idee su questo tema. Mettiti comodo e seguici. Andiamo a scoprire tutto quello che devi sapere sulla tracciabilità dei capi di abbigliamento.
Cosa è la tracciabilità nell’industria dell’abbigliamento?
Per tracciabilità del capo di abbigliamento si intende un metodo che permette al consumatore di conoscere tutta la strada che quel prodotto ha fatto prima di arrivare nelle sue mani. Quando parliamo di capo di abbigliamento ci riferiamo a tutte le parti che sono necessarie per crearlo: materie prime, fibre, componenti, ecc... Per spiegarti al meglio questo concetto, vogliamo utilizzare la definizione di Fabbricafuturo per spiegare in maniera completa il significato di tracciabilità:"Un prodotto è tracciato se è possibile ricostruirne l’intero ciclo di realizzazione, partendo dall’origine dei singoli elementi che lo compongono (materie prime, componenti…) fino alle singole fasi di produzione, per concludersi con il passaggio al consumatore."
Come funziona la tracciabilità?
Tracciare un capo significa sapere dove si trova in qualsiasi momento. Per poterlo riconoscere in mezzo ad altri prodotti è necessario marcarlo. La marcazione si distingue in due tipi:- Marcatura tramite etichetta
- Marcatura chimico-fisica
Perché è importante tracciare i capi di abbigliamento?
Sapere la storia completa di un capo è fondamentale perché il primo a beneficiarne è proprio il cliente. Sei tu quindi a essere tutelato. Lo stesso interesse che hai per la derivazione dei cibi che mangi ogni giorno, dovresti averla anche per i capi che indossi quotidianamente. Avere il curriculum di un indumento ti permette di sapere tutta la sua storia e soprattutto se rispetta le tue aspettative. Se compri un capo made in Italy ti aspetti la massima qualità, giusto? E se invece quel capo fosse stato creato da un’altra parte del mondo? Probabilmente non ne saresti felice. Inoltre fornire informazioni sulla traccia del prodotto sarebbe un importante impegno di coscienza da parte del produttore. Alla fine a guadagnarci sarebbero entrambi: produttore e consumatore. Uno avendo rispettato il suo dovere e l’altro ricevendo ciò che si aspettava. Un processo che permetterebbe al produttore di conquistarsi la fiducia del consumatore e a quest’ultimo di essere sempre soddisfatto. Tracciare un prodotto è importante anche per una questione di trasparenza. L’unico modo per poter sconfiggere problemi come il lavoro minorile. Ecco perché a noi di Rifò questo discorso sta particolarmente a cuore. Abbiamo deciso di dare vita ai nostri prodotti a km 0, dal tessuto fino al prodotto finito. Tutto ciò che utilizziamo nel processo produttivo si trova nei nostri pressi. La tracciabilità dei nostri scarti è garantita dalla certificazione GRS, che sta per Global Recycle Standard, dei fornitori per quanto riguarda la provenienza del cashmere rigenerato, e dalle analisi che vengono effettuate sul filo per accertarne lo stato e la purezza. Questo ci permette di dare vita a un processo trasparente e sostenibile. La filiera viene infatti controllata settimanalmente.I benefici della tracciabilità
Immaginiamo che tu ti sia già fatto un’idea su quali possano essere i vantaggi di un capo tracciato. Per essere sicuri che tu li sappia tutti abbiamo preparato una lista completa per te:- Trasparenza del processo produttivo
- Sostenibilità
- Riduzione del lavoro minorile
- Informazioni chiare sui luoghi di lavorazione
- Prevenzioni di problemi di salute
- Sicurezza che il prodotto sia stato creato davvero in un dato luogo.
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