Cosa è lo Slow Food?
Lo Slow Food è una grande organizzazione internazionale no profit. Nata in Italia e da più di vent’anni si batte per contrastare l’ascesa delle catene fast food e migliorare il rapporto che le persone hanno con il cibo. Il suo obiettivo è quello di riportare sulle tavole della gente un cibo che abbia un sano valore, che rispetti chi lo produce e soprattutto l’ambiente. Il motto di questa organizzazione è alimentazione buona, pulita e giusta per tutti. Tramite una rete di soci e sostenitori, Slow Food continua a difendere il cibo vero. Evitando di farlo diventare un semplice bene dal quale chiunque possa guadagnarci. Questo progetto permette alle persone di tornare a riassaporare il vero gusto degli alimenti, permettendo a chiunque di prendersi del tempo per godersi i sapori, le diversità delle regioni e soprattutto per rispettare l’alternanza delle stagioni. Inoltre questo modo di intendere e consumare il cibo è l’unico che ci permetterà di poterlo continuare a fare anche in futuro, quando il pianeta avrà sempre più bisogno di biodiversità, meno sprechi, terreni fertili e naturalmente specie animali e vegetali. Tutti fattori che la fast food rischia di distruggere in poco tempo.Cosa è lo Slow Fashion?
Cambia l’argomento, ma non il modo di intenderlo. Lento è meglio, anche se si tratta di abbigliamento e moda. Esattamente come per il cibo, anche il mondo tessile è stato travolto dalla fast mood. Un’idea di moda che dà vita a capi di bassa qualità, favorisce il lavoro minorile, inquina l’ambiente e distrugge il pianeta. Il movimento dello slow fashion prende ispirazione proprio da Slow Food. L’ideatrice di questo nuovo approccio sull’acquisto e l’utilizzo dei capi è Kate Fletcher. L’intuizione nasce nel 2007 e si basa su determinati principi.- Qualità: comprare capi a basso prezzo significa vestire roba di dubbia qualità, da buttare via più frequentemente e alla lunga spendere di più. Mentre concentrarsi su indumenti che hanno un prezzo più alto permette di indossare capi di alta qualità, che dureranno maggiormente e la loro produzione non avrà causato danni all’ambiente.
- Valore: è fondamentale che al capo venga dato valore, il quale successivamente passerà all’acquirente. Dare valore a un indumento permette di venderlo a un prezzo più alto e convincere il cliente a comprarlo anche in futuro.
- Produzione: il processo produttivo deve essere trasparente, rintracciabile ed eticamente impeccabile. La slow fashion privilegia i capi prodotti localmente. Questo permette di mantenere la produzione etica e di contrastare il lavoro minorile.
- Estetica: ogni capo deve essere esteticamente bello. Non deve essere creato esclusivamente per una moda passeggera, ma avere un disegno che possa andare bene per sempre.
- Abitudini migliori: questo cambiamento può accadere solo se tutte le persone si impegnano a fare la propria parte. Azioni come comprare meno e meglio, leggere l’etichetta, optare per capi usati e riciclati, sono un esempio di abitudini quotidiane che fanno la differenza.
Le similitudini tra Slow Food e Slow Fashion
Abbiamo scoperto cosa sono questi due modi di intendere il cibo e la moda. Sono sicuro che ora ti starai chiedendo: “ma cosa hanno in comune?” Andiamo a scoprirlo insieme:- La salvaguardia del pianeta
- Il modo di intendere e vivere la quotidianità
- La preoccupazione sul futuro
- Stesso principio di base: lento è meglio.
- Si focalizzano sull’emozione del godersi un prodotto
Lascia un commento